Sei appena uscito dal cinema dopo l’ennesimo mirabolante capitolo della saga ambientata nel Marvel Cinematic Universe, chiedendoti se aspettando altri 10 minuti forse avresti potuto gustare la quarta (OMG!) – e imperdibile – scena after credits.
Mentre il dubbio ti consuma, hai una rivelazione. Senti la pienezza dei superpoteri scorrere in te. Ma forse è solo la pizza che hai trangugiato a cena. No no guarda, stavolta il junk food non c’entra, te lo assicuro: sono le tue abilità di copywriting a fare di te un supereroe.
Non ci ho messo molto a convincerti, vero? Prima che tu parta subito a salvare l’umanità, lascia però che ti spieghi qualcosina. No spoilers ahead!
Forse Tony Stark può risultare un pochettino antipatico, d’altronde nessuno ama troppo gli sbruffoni egocentrici. Neanche se hai la faccia di Robert Downey Jr.
Nessuno però ha idee geniali come le sue. E come le tue, forse.
Pensi, inventi, scrivi, fai uno spuntino, ripensi e crei ancora. Non hai paura di immaginare in modo non convenzionale, disruptive, lanciandoti in spericolati copy, anche senza indossare l’armatura di Iron Man.
Pensi, inventi, scrivi, fai uno spuntino, ripensi e crei ancora, lanciandoti in spericolati copy, anche senza indossare l’armatura di Iron Man.
Ovviamente quel bravo ragazzo di Matt Murdock si fa apprezzare da tutti per la sua inappuntabile etica da hero, la sua cieca dedizione (pun intended!), il commitment verso il destino del giustiziere vissuto come una vocazione. Ma questo ora ci interessa fino ad un certo punto.
Proprio come te, amico copywriter, il diavolo di Hell’s Kitchen usa i suoi sensi potenziati per sopravvivere. Lui schiva i fendenti del villain di turno percependo con anticipo le sue mosse, diventando un tutt’uno con l’ambiente circostante.
Il copywriter sa immergersi nella materia che lo circonda, anche la più pericolosa e oscura – cinema sovietico, cantanti neomelodici, telenovelas colombiane, letteratura esistenzialista, packaging di orsetti gommosi, i tweet di Jay-Z – uscendone sempre vittorioso. A volte devi scendere a compromessi con il brief, ma sempre scegliendo la cosa giusta da scrivere, col tuo inconfondibile stile.
Come te, amico copywriter, Daredevil usa i suoi sensi potenziati per sopravvivere, immergendosi nella materia che lo circonda, anche la più pericolosa e oscura.
Ok, lo ammetto, quel chiacchierone sboccato di Wade Wilson è il mio preferito. Non biasimarmi. Ma come resistere a quella serie di sproloqui irriverenti, a quella raffica di battute cheap ma taglienti, a quel citazionismo continuo che suona come una sfida a molteplici letture del nostro immaginario mass-mediologico?
Time to make the chimi-fuckin’-changas!
Va bene, mi è scappata, ma stava diventando tutto così serio, dai…
Quindi? Cosa vuoi che aggiunga? Ancora non hai capito che sei un figo di copywriter perché hai il potere di scrivere cose originali ammiccando a Borges e Beyoncé? Guarda che sei immerso da capo a piedi nel mainstream della cultura pop, ma se ti va puoi fare quell’oscuro riferimento ad uno spaghetti western del ’65, giusto per dare un ultimo tocco al messaggio che ti è già uscito perfetto. Perfetto si, naturalmente dopo la 38esima revisione. Boo!
E quando ti gira, puoi entrare ed uscire dalla quarta parete, per sussurrare qualcosa nell’orecchio di chi ti legge, stuzzicarlo, per poi tornare di qua, tra le persone che fanno un lavoro serio.
I’m a bad guy who is paid to fuck up worse guys.
Quello che conta è che il copy funzioni, il senso abbia preso forma, il viaggio sia iniziato. Wow, il vecchio ‘Pool sarebbe fiero di noi.
Quello che conta è che il copy funzioni, il senso abbia preso forma, il viaggio sia iniziato: Deadpool sarebbe fiero di noi.
Eh già, Magneto è quello che non si sa mai se è buono o cattivo, se sarà l’eroe o anche stavolta preferirà riservarsi l’ingrato ruolo dell’antagonista. Chissenefrega, comunque. Quello che conta è che anche tu possiedi il potere di Magneto. Fermo, un attimo, non puoi calamitare le posate. Ma puoi calamitare l’attenzione delle persone, che è molto più figo.
Con una headline ben assestata avrai orde di lettori al tuo fianco, in attesa fremente di nuovo esplosivo accostamento di parole, pronti a seguirti nella tua prossima avventura creativa. Un post intelligente, piacevole e con la giusta dose di effetti speciali, aumenterà a dismisura il tuo potere magnetico, grazie al moltiplicarsi di condivisioni, commenti, like, love e re-tweet.
Attenzione: ora che hai piena consapevolezza anche di questo superpotere da copywriter devi sfruttarlo con saggezza. Se cerchi di abusarne, la forza trascinante del tuo copy può ritorcersi contro di te, i tuoi seguaci più fedeli potrebbero abbandonarti e fare di te un reietto della creatività, come Magneto.
Possiedi il potere di Magneto: non puoi calamitare le posate, ma l’attenzione delle persone, che è molto più figo.
E alla fine con il vostro copy dovrete convincere tutti. No, non si tratta di creare una vostra fazione di supereroi per sconfiggere chi non ha capito la sottigliezza di quel payoff o si ostina a pronunciare male il naming che avete appena coniato. Ma come il capitano Steve Rogers dovete fare affidamento alle vostre abilità di creative leadership, al vostro carisma, per lavorare in team tenendo bene in vista lo scudo della creatività. Senza farlo svolazzare troppo in giro, dopotutto non è che siete davvero Capitan America.
Dovrete andare incontro alle esigenze di account con meno pazienza di Hulk, capire le stravaganze del visual in continuo trip intergalattico in compagnia di Thor, gestire le pressioni di un boss che sta affilando gli artigli di Wolverine mentre vi aspetta al varco con la vostra prossima idea mutante. Per non parlare delle curiose richieste di quel cliente, più volubile e umorale di Mystica.
Come il capitano Steve Rogers dovrete fare affidamento alle vostre abilità di leadership, al vostro carisma, usando lo scudo della creatività.
Ora sai come riconoscere ed utilizzare i tuoi superpoteri da copywriter, mettendoli al servizio delle agency più segrete ed esclusive, affrontando brief impossibili e disperate operazioni di branding.
Un famoso arrampicamuri sostiene che “da un grande potere derivano grandi responsabilità”: tu sei pronto per questa sfida?
Vado pazzo per la pizza margherita, Sergio Leone, il mare alle sette della sera, Jorge Luis Borges, la carbonara, Mark Lanegan, le patatine all’una di notte, la faccia di Takeshi Kitano, Johnny Cash, il finale di Papillon, quel genio di Roger Waters, Italo Calvino, il Barolo e Marisa Tomei.
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